Il termine ginnastica posturale non si riferisce ad un unico approccio riabilitativo, ma comprende diverse tecniche accomunate tra loro da principi basilari. I precursori della ginnastica posturale, nata tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, non erano atleti o sportivi interessati a sviluppare una muscolatura potente, ma artisti, musicisti e filosofi. Essi aspiravano a sviluppare le potenzialità della persona, considerata nella sua unicità e specificità, attraverso la ricerca di una armonia morfologica, che è espressione dell’armonia del corpo e della mente. La notevole diffusione di questa pratica è legata principalmente ad alcune differenze fondamentali rispetto alle ginnastiche mediche tradizionali.
La ginnastica posturale e la rieducazione della postura sono, oggi, fondamentali per il trattamento di tutti quei vizi che coinvolgono il corpo e i segmenti che lo compongono. Tale importanza è dettata dal fatto che la rieducazione posturale in clinica è parte integrante del percorso di riabilitazione per quelle tutte quelle patologie che sembrano essere anche non dipendenti da essa.
È importante sottolineare che quando parliamo di postura parliamo più propriamente di atteggiamento posturale o meglio ancora della posizione che il corpo assume rispetto all’ambiente circostante. Questo significa che non troveremo mai un individuo con una postura uguale ad un altro proprio perché ogni individuo è unico.
Dobbiamo ricordarci che la nostra postura è determinata da tantissimi fattori, ma soprattutto la posizione che noi assumiamo nello spazio è in relazione all’immagine che abbiamo di noi stessi nei diversi contesti sociali. Ed è proprio per questo che dobbiamo ricordare che la postura:
è unica e irripetibile
si modifica con l’età
deriva anche da fattori ereditari
deriva dallo sviluppo motorio o da esperienze motorie
è dettata da fattori psicologici e caratteriali